SENECA. IL FUTURO DELLA SCENA

novembre, 2021

29nov01dicSENECA. IL FUTURO DELLA SCENA(novembre 29) 14:00 - (dicembre 1) 12:30

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Non vi è coscienza, quanto meno non vi è coscienza critica e suffragata da studi di settore, di quanto il teatro moderno debba a Seneca. Tieste circolò nei secoli medievali con la Ecerinis di Albertino Mussato, mentre nel primo Shakespeare e mistichi dalla Fedra compaiono, direttamente in latino, nel testo inglese. Il teatro italiano rimette in circolazione e deve la propria stessa nascita agli spettri prologanti, ai confidenti di corte in dialogo con i reali, alla sete di potere e all’horror che i nostri letterati lessero nei drammi di Seneca. Dal XVI secolo in avanti i meccanismi senecani entrano nel melodramma e alla fine del secolo corso, attraverso la nuova traduzione del Tieste di Caryl Churchill, rianimano la breve stagione di teatro eversivo e devastante che termina con il suicidio di Sarah Kane. Il convegno internazionale di studi si propone di ricordare quanti temi, personaggi e modi scenici, con moduli anche inintermediari, lo spettacolo degli ultimi cinque secoli debba al poeta latino.

Ora

Novembre 29 (Lunedì) 14:00 - Dicembre 1 (Mercoledì) 12:30

Località

Palazzo Paolo Prodi

via Tommaso Gar, 14

Organizzatore

Unitn Dipartimento di Lettere e FilosofiaDipartimento di Lettere e Filosofia

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