Biblioteca

Orario di apertura

Orari di apertura al pubblico, per consultazione e prestito, della Biblioteca del Conservatorio Bonporti, a Trento, in Via S. Giovanni Bosco 4 , primo piano.

Mattina Pomeriggio
Lunedì 9.45 – 12.45 13.30 – 17.00
Martedì 9.45 – 12.45 13.30 – 17.00
Mercoledì 9.45 – 12.45 13.30 – 17.00
Giovedì 9.45 – 12.45 13.30 – 17.00
Venerdì 9.45 – 12.45 13.30 – 17.00
Sabato 9.45 – 13.15 Chiusa

La Biblioteca è chiusa al pubblico nel mese di agosto e  nei periodi di sospensione delle attività didattiche previsti annualmente dal calendario accademico.

Docente bibliotecario

Massimo Favento
disponibile in biblioteca nelle giornate di giovedì e venerdì

Collaboratori

Cooperativa CAEB:
Pierfrancesco Minoli –
Paola Caldera

E-mail: biblioteca@conservatorio.tn.it
Tel. 0461231097 (numero centralino)

Servizi

La Biblioteca svolge un servizio di supporto all’attività didattica, di ricerca e di produzione del Conservatorio di musica di Trento e Riva del Garda e di assistenza a studenti, ricercatori e docenti universitari e a studiosi esterni. Sono ammessi ad usufruire dei servizi di Biblioteca gli studenti, i docenti e il personale non docente del Conservatorio e gli utenti esterni che ne richiedano l’iscrizione per ragioni di studio.

La Biblioteca offre i servizi di:

  • reference di base e specialistico,
  • consultazione in sede:
    • delle collezioni librarie cartacee e di quelle audiovisive,
    • delle banche dati offline e di quelle online in abbonamento (consultabili anche da remoto dai soli utenti interni, richiedendo le credenziali al personale bibliotecario):
      Oxford Music Online,
      Jstor (collezione Music),
      RILM Full text;
    • di Internet da PC dedicato;
  • prestito interno e locale di musica a stampa, libri, riviste, documenti audiovisivi.

Per le modalità del servizio prestito si veda il Regolamento interno.

Cataloghi

La totalità del patrimonio inventariato della Biblioteca è censito offline in archivi digitali consultabili dall’utenza con l’aiuto del personale bibliotecario.

La Biblioteca aderisce dal 2020 al  Sistema Bibliotecario Trentino (SBT) il cui catalogo collettivo, il Catalogo Bibliografico Trentino (CBT), è ricercabile online attraverso l’OPAC Primo SBT. Il numero di record bibliografici presenti in CBT con localizzazioni della Biblioteca del Conservatorio è attualmente di circa 3000 unità, relative soprattutto a letteratura musicologica (1948) e musica a stampa (1087).

Collezioni (al 31.10.2021)  Ca.
Dizionari Enciclopedici, Enciclopedie storiche, Repertori, Cataloghi 220
Edizioni di argomento Musicale 4300 (ca. 100 da inventariare)
Libretti 130
Edizioni musicali 14000
Manoscritti musicali 170
Registrazioni sonore e audiovisive 7300 (ca. 2000 da inventariare)
Banche dati offline 25
Periodici:
Titoli correnti 26
Titoli spenti o non più in abbonamento 125
Unità inventariali (annualità delle testate) 857

I titoli correnti dei periodici sono: Amadeus, Anterem, Archi Magazine, Bollettino ceciliano, Bulletin Association Internationale des Harpistes, Computer Music Journal, Early Music, Falaut, Fontes artis musicae, Fonti musicali italiane, Il Fronimo, Informazione organistica, International Piano, Musica jazz, Musica Realtà, Die Musikforschung, L’Opera, L’organo, Percussive notes, Rivista di analisi e teoria musicale, Rivista Italiana di Musicologia, The Strad, Suonare News, Tibia.

Precedenti docenti bibliotecari del Conservatorio

  • Tarcisio Chini (1980/1981 – 2001/2002)
  • Nicoletta Billio (2002/2003 – 2012/2013)
  • Piervito Malusà (2013/2014 – 2020/2021)
  • Morsanuto Tiziana (2021 – 2022)

 

Data ultimo aggiornamento: 30/11/2022

Profilo storico e prospettive di sviluppo

La biblioteca del Conservatorio di Trento ha una storia relativamente recente. Nasce, infatti, con la statalizzazione del civico liceo musicale Gianferrari, che nel 1980 diventa conservatorio Bonporti e ne acquisisce l’intero patrimonio bibliografico di circa 5000 volumi e 200 dischi in vinile.
«La provenienza di questo primo nucleo è varia. Una parte consistente veniva dalla Società Filarmonica, l’ente fondatore e gestore della Scuola di musica, divenuta Liceo musicale fin dal 1905. Le prime acquisizioni risalgono senz’altro ai primi anni del 1900, quando la direzione didattica venne affidata a Vincenzo Gianferrari. […] Fino agli anni ’40 la dotazione libraria ebbe un incremento modesto; solo nel dopoguerra»[1] con la gestione comunale le collezioni vedono un sensibile incremento sia grazie a nuovi acquisti, sia grazie ad importanti lasciti, donazioni e cessioni da altre biblioteche. Tra i lasciti di quell’epoca vanno ricordati in particolare quello di Benvenuto Disertori (800 unità) e quello di Luigi Pigarelli (550 unità) non solo per la loro consistenza, ma anche perché costituiscono un’importante traccia della loro biografia intellettuale e artistica. L’incremento del patrimonio bibliografico registrato fino agli anni ’80 era però limitato quasi esclusivamente alla musica a stampa con acquisti finalizzati soprattutto alla didattica strumentale.
Bisognerà attendere il 1987, con l’istituzione del liceo a indirizzo musicale e i fondi stanziati, da allora in poi annualmente, da parte della PAT, per poter orientare in misura significativa gli acquisti anche verso testi d’interesse scientifico e musicologico. «Furono incrementate le sezioni della musica antica con molti trattati in edizione anastatica, della consultazione con repertori, enciclopedie, monumenta, opera omnia»[2] e la sezione discografica. Ciò «favorì un maggiore utilizzo del servizio da parte soprattutto degli allievi del liceo»[3]. Nel corso di questi anni contribuiscono in maniera rilevante all’incremento delle collezioni anche donazioni di editori e privati, tra le quali nel 1998 la donazione di 150 partiture di compositori italiani contemporanei da parte di Ricordi e Suvini Zerboni e la donazione Menestrina con circa 300 audiocassette e 70 videocassette. Sempre in questo periodo vedono un sensibile incremento anche gli abbonamenti a riviste specializzate, attestandosi a circa 30-40 titoli.
La Legge 508 del ’99, che trasforma i conservatori in «istituti superiori di studi musicali»[4] e ne stabilisce i compiti all’interno del comparto universitario, definendoli «sedi primarie di alta formazione, di specializzazione e di ricerca nel settore artistico e musicale [che] svolgono correlate attività di produzione»[5], imprime un ulteriore impulso al potenziamento delle dotazioni e dei servizi della biblioteca al fine di renderli sempre più funzionali all’istituzione di cui è parte. Dagli anni 2000 a oggi la biblioteca entra in una fase di radicale trasformazione, che interessa le collezioni, con un consistente incremento del posseduto, ma soprattutto la catalogazione e i servizi con l’acquisizione, tra l’altro, dell’accesso alle più importanti banche dati online per la ricerca.
La prima criticità ad essere affrontata è l’inadeguatezza dell’orario di apertura e di accesso ai servizi, che fino al 2000 è di dieci ore la settimana[6] , del tutto insufficienti per una biblioteca specializzata di un’istituzione universitaria. Dapprima vi si fa fronte permettendo l’ampliamento dell’orario di apertura con un incarico a un assistente amministrativo, fino a raggiungere le 36 ore settimanali a partire dal 2007, garantite da un rapporto stabile di collaborazione con una bibliotecaria specializzata. Importanti innovazioni hanno interessato la catalogazione, fra le quali la creazione su supporto informatico di un nuovo catalogo topografico più ricco di informazioni bibliografiche e in particolare, per quanto riguarda la musica a stampa, accessibile per mezzo di esecuzione. In questi anni viene anche avviata la catalogazione online in Cbt e in Opac Bonporti. Inoltre, per meglio adeguare la biblioteca ai più moderni standard di ricerca bibliografica, vengono acquisiti gli accessi a Oxford Music Online   nel 2006 e a Jstor e Rilm nel 2015.
Dal 2003 al 2015 l’incremento medio del posseduto si attesta intorno alle 500 unità bibliografiche annue. Le più importanti donazioni in questo periodo sono state nel 2013 il lascito Bardotti (alcune migliaia di cd in corso di catalogazione) e nel 2015 la donazione del Centro Studi Antoniani di Padova (20 volumi dal Corpus Musicum Franciscanum) e la donazione Curti (alcune centinaia tra monografie e spartiti provenienti dal lascito Wolf-Proclemer, in corso di catalogazione).
Negli anni più recenti gli acquisti proposti dai dipartimenti registrano un graduale decremento del cartaceo a fronte di un consistente aumento del materiale su supporto informatico, di abbonamenti a riviste online e di accessi a banche dati specializzate.
Attualmente la biblioteca registra la sua massima copertura bibliografica nei settori riguardanti la didattica e la performance strumentale, la composizione, alle nuove tecnologie, la direzione corale, la didattica del canto corale e l’educazione musicale, la psicologia e la pedagogia musicale, dove raggiunge o si approssima al livello 4[7] (supporto alla ricerca). Ciò è reso possibile soprattutto dalla collaborazione dei dipartimenti, i quali annualmente propongono l’acquisto delle pubblicazioni più recenti di interesse didattico e scientifico inerenti ai settori disciplinari di propria competenza e ad ambiti interdisciplinari e transdisciplinari correlati, permettendo così alla biblioteca di mantenere costantemente aggiornata la copertura bibliografica delle collezioni di supporto alla didattica accademica e alla ricerca scientifica.
Al fine di rendere ancor più diretta ed efficiente l’interazione fra biblioteca e conservatorio e più pronta la risposta della biblioteca alle esigenze di studenti e docenti, con l’adozione nel 2015 del nuovo regolamento, è istituito il Consiglio di biblioteca, formato dal direttore, dal direttore amministrativo, da un rappresentante dei docenti, da un rappresentante degli studenti e dal docente bibliotecario che lo presiede.
La biblioteca del Laboratorio di filologia musicale del dipartimento di Lettere e filosofia e la biblioteca del conservatorio sono le due biblioteche specialistiche più importanti per il supporto alla ricerca musicale e musicologica nel nostro territorio e manifestano una vocazione necessariamente complementare. La prima, infatti, presenta una copertura bibliografica pressoché completa relativamente a edizioni critiche e opera omnia musicali, mentre la seconda garantisce un’elevata copertura bibliografica nei settori più specificamente correlati alla propria attività didattica, di ricerca e di produzione musicale. Tra università e in particolare tra Laboratorio di filologia musicale e conservatorio esiste da tempo un rapporto di collaborazione a vari livelli. In particolare a partire dal 2014, nell’ambito del corso di Strumenti e metodi della ricerca bibliografica, gli studenti del conservatorio interessati alla ricerca visitano annualmente il Laboratorio di filologia musicale, dove incontrano i ricercatori e i tecnici che vi operano, i quali ne illustrano il funzionamento, i servizi che offre e le collezioni della biblioteca del laboratorio.
È dunque in considerazione di questa complementarietà e nell’auspicio di una sempre maggiore integrazione del patrimonio bibliografico e dei servizi fra le due biblioteche che la biblioteca del conservatorio definisce le linee guida generali del proprio sviluppo, ovvero: il continuo aggiornamento della copertura bibliografica nei settori dove essa ha già raggiunto o è prossima a raggiungere il livello 47, l’estensione dello stesso standard ad altri settori, l’aggiornamento del catalogo online e l’ampliamento dell’offerta di servizi.
Le attività di ricerca, nelle quali sono impegnati gli istituti superiori di studi musicali, come del resto tutte le attività di ricerca si avvalgono oggi di un sistema di reti sempre più articolato e complesso. Ciò comporta un grado sempre maggiore di apertura e interconnessione. La vocazione di una biblioteca di supporto alla ricerca è dunque necessariamente quella di essere un nodo di queste reti. Per questo, la biblioteca si apre al mondo universitario e al territorio, estendendo tutti propri i servizi agli utenti esterni, i quali, con l’adozione del nuovo regolamento, vengono in tutto e per tutto equiparati agli utenti interni.
Piervito Malusà, novembre 2015.

[1] TARCISIO CHINI, La biblioteca del Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti” di Trento in Non solo storia, Trento, Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti”, 2001, pp. 51-62: 56. Chi desiderasse approfondire lo studio sulla storia della biblioteca del conservatorio tridentino dalla sua fondazione al 2000 potrà richiedere il volume citato – attualmente fuori commercio – in biblioteca.
[2] Ibidem, p. 57
[3] Ivi
[4] Legge n. 508 del 21 dicembre 1999, art 2.
[5] Ibidem, art. 4
[6] Cfr. TARCISIO CHINI, La biblioteca del Conservatorio di Musica “F.A. Bonporti” di Trento cit., p.61
[7] Stima formulata avvalendosi della scala Conspectus – variante Western Library Network. Tale metodo impiega una scala numerica (continuum) da 1 a 5 per la valutazione del livello di copertura bibliografica di una collezione: 1 = livello minimale, 2 = livello di base, 3 = livello di supporto alla didattica, 4 = livello di supporto alla ricerca, 5 = copertura bibliografica totale (o quasi.)